Ma lo sapevi che... le fibre naturali non sempre sono GREEN?
Prima di farvi una carrellata di tipologie di materiali che, dopo lunghe ricerche con diversi fornitori, abbiamo selezionato, ci teniamo a dedicare un paragrafo di questo articolo a spiegare una cosa per molti non scontata. In sostanza vogliamo farvi capire che l’apparenza a volte inganna e che non è detto che un materiale che esteticamente ci da il senso di Green, di sostenibilità, effettivamente lo sia.
Molti ritengono che solo le fibre naturali – in quanto prodotte dalla natura – siano green, ma non è così.
Per farvi un esempio, il cotone, ha un alto impatto ambientale, in quanto la sua coltivazione richiede ingenti quantitativi di acqua e sostanze chimiche (fertilizzanti, diserbanti, insetticida) che persistono nel terreno e nell’atmosfera.
Quindi converrete con noi che per capire la sostenibilità di un materiale occorre valutare molti aspetti e ripercorrere il suo intero ciclo di vita.
Le fibre sintetiche, anche chiamate “ManMade” si contestano dal punto di vista ecologico soprattutto su due punti:
– la dipendenza dai combustibili fossili
– la non biodegradabilità dei materiali realizzati.
Per attenuare questi problemi i produttori stanno investendo in ricerca per incrementare la riciclabilità e produrre polimeri da fonti rinnovabili (bio-based).
E finalmente eccoci qui con la nostra offerta ”verde”:
Materiali rigidi provenienti da fibre naturali
In questa famiglia di materiali, le novità “green” sono marginali. La maggior crescita sta nell’incremento di utilizzo del cartone, in quanto, associato ad una stampa ecologica, è un materiale riciclabile. Questa tipologia di materiale, viene proposta sia “normale” sia a “nido d’ape”, che raggiunge portate e spessori importanti e permette quindi anche la costruzione di espositori semi-durevoli.
Materiali riciclabili
In questa categoria proponiamo, oltre al famoso metacrilato (conosciuto come Plexiglass) il Polipropilene, un materiale molto simile esteticamente al Plexiglass ma con qualche caratteristica differente.
Tra le fibre manmade il polipropilene ha un grado di sostenibilità migliore grazie alle sue caratteristiche fisico-chimiche, la sua produzione richiede temperature inferiori rispetto agli altri polimeri sintetici e ha quindi un minore impatto in termini di consumi energetici e di emissioni di CO2. Inoltre può essere facilmente riciclato, caratteristica che permette la rigenerazione degli scarti in materiale stampabile (plastica) nuovamente riciclabile.
“Il Pvc che vorrei”
Il PVC, è uno dei materiali più utilizzati nel mondo della stampa digitale e non solo, ma non ha un buon impatto ambientale.
La nostra proposta?
Noi proponiamo una valida alternativa: un PVC semi espanso, costituito da una percentuale fino all’80% di pvc rimacinato (quindi riciclato).
A differenza del PVC classico, è facilmente riconoscibile, in quanto, la parte interna proveniente da riciclo, è nera ed è accoppiata a due pareti bianche stampabili.
Nei materiali flessibili?
Nella categoria del materiali flessibili, le innovazioni green sono molto più diffuse.
la principale innovazione sta negli adesivi e nelle rispettive plastificazioni, rispetto ai quali proponiamo film adesivi in polipropilene (PP), film in poliestere (PE-PET), e anche dei kit di adesivo e plastificazione, molto preformati come la linea Green di 3M “ENVISION” materiale totalmente pvc free, privo di ftalati e con una componente di origine biologica.
Non tutti i tessuti sono fatti della stessa stoffa!
Nell’ambito tessile, la crescita maggiore è quella dei tessuti in poliestere, che sono tessuti 100% stampabili a sublimazione con gli inchiostri HP che vantano i certificati Oeko Tex e Passport.
La grande ricerca aziendale si è rivolta a identificare linee di tessuti, provenienti al 100% da riciclo, con diverse caratteristiche estetiche per i diversi utilizzi.
Gli altri grandi vantaggi del textile sulla sostenibilità sono la possibilità di riutilizzo, la lavabilità e la grande riduzione dei volumi di imballo.